Inchiesta su appalti truccati a Agrigento: cinque indagati, due in carcere e tre ai domiciliari

Agrigento, 27 ottobre 2023 – La Polizia di Stato di Agrigento ha eseguito un'importante operazione che ha portato all'emissione di un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di cinque persone, coinvolte in un presunto giro di appalti truccati in cambio di tangenti. L’indagine, condotta dalla squadra mobile, ha messo in luce un articolato sistema di corruzione che coinvolgerebbe tecnici, funzionari pubblici e imprenditori. Tra gli arrestati, due sono finiti in carcere: si tratta di Diego Caramazza, 44 anni, e Luigi Sutera Sardo, 58 anni, quest’ultimo ex assessore di Favara ed ex consigliere provinciale. Entrambi sono originari di Favara e sono considerati figure chiave dell’inchiesta. Gli altri tre indagati si trovano agli arresti domiciliari: Sebastiano Alesci, 67 anni, ex dirigente dell’ufficio tecnico del Comune di Ravanusa, originario di Licata; Carmela Moscato, 65 anni, e Federica Caramazza, 36 anni, rispettivamente madre e figlia. La presenza di imprenditori tra i coinvolti evidenzia come il sistema illecito avrebbe interessato diversi attori del settore pubblico e privato. Oltre ai cinque principali indagati, sono coinvolti altri otto soggetti, tra tecnici e funzionari pubblici, che sarebbero stati parte di un’intricata rete di complicità. L’obiettivo dell’indagine è far luce su appalti pubblici «pilotati» e ottenuti attraverso pratiche illecite, tra cui quella di manutenzione straordinaria della provinciale 19 Salaparuta-Santa Margherita Belice, lavori di riqualificazione e ristrutturazione dello stadio «Dino Liotta» di Licata, e il primo stralcio di un progetto di ristrutturazione e automazione della rete idrica del Comune di Agrigento. Il valore complessivo dei lavori coinvolti supera i 37 milioni di euro, un importo considerevole che evidenzia l’entità del presunto sistema di corruzione. Le autorità continuano le indagini per fare luce su eventuali altri episodi e per accertare la reale portata delle irregolarità. L’operazione rappresenta un passo importante nella lotta alla corruzione e alla criminalità organizzata nel settore degli appalti pubblici in Sicilia, e sottolinea l’impegno delle forze dell’ordine nel contrastare comportamenti illeciti che danneggiano la collettività e le casse pubbliche.

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